God save the cash e la scoperta dell’Africa

“God save the Cash”, potrebbe suonare così l’appello del ministero del Tesoro inglese rivolto alla FCA (Financial Conduct Authority); garantire la possibilità di accesso ai contanti in un futuro sempre più cashless, questa è, in buona sostanza, la richiesta del Ministero, volta a tutelare le fasce più deboli della popolazione, quelle non bancarizzate o sotto bancarizzate, che non possono e non potranno avere accesso a forme digitali di moneta. Nel Regno Unito si è registrata una forte diminuzione dell’uso del contante nelle transazioni di pagamento; nel 2010 il 60% delle transazioni venivano regolate in contanti, oggi questa quota si è ridotta a meno del 30%. Questa riduzione dell’uso dei contanti, secondo gli esperti UK, potrebbe portare un ridimensionamento della rete ATM con conseguente criticità di approvvigionamento dei contanti. Una delle richieste avanzate dal Tesoro è quella di rendere possibile il ritiro di cash in tutti i negozi, anche se effettuare alcun acquisto. Le preoccupazioni del Tesoro britannico sono avvalorate dalla recente notizia, secondo la quale, le Poste britanniche hanno annunciato la chiusura di circa un terzo dei loro sportelli bancomat entro il 2022. Occorrerà sicuramente trovare un compromesso, anche perchè, se i dati dimostrano che nelle aree urbane, durante gli ultimi mesi, il prelievo dagli ATM è diminuito di circa l’80%, nelle aree rurali il contante è ancora di gran lunga il metodo di pagamento preferito. Il cash è pronto a vendere cara la pelle.

Che il continente africano sia quello più interessante per i prossimi sviluppi Fintech non c’erano molti dubbi, e a cancellare quelli residuali ci ha pensato Stripe: l’azienda californiana dopo un ulteriore round di finanziamenti di circa 600M di dollari, ha recentemente acquisito la nigeriana Paystack, leader continentale per l’integrazione di servizi di pagamento all’interno di transazioni online ed offline tramite API. Paystack ha attualmente circa 60.000 clienti business e rappresenta la più grande acquisizione effettuata da Stripe sino ad oggi. Il CEO di Stripe, Patrick Collison, ha recentemente affermato che “in Africa, il commercio online crescerà di circa il 30% ogni anno. Stripe pensa a un orizzonte temporale più lungo di altri perché siamo una società di infrastrutture. Stiamo pensando a come sarà il mondo nel 2040-2050. Quando investiamo in startup non cerchiamo di vincolarla a complicati investimenti strategici ma cerchiamo di comprendere l’ecosistema più ampio e teniamo gli occhi puntati verso l’esterno e vediamo dove possiamo supportarla”. Questa è, secondo il mio modesto parere, quella che si chiama Visione.

A prestissimo e … mai paura !

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Un pensiero riguardo “God save the cash e la scoperta dell’Africa

  1. Bell’articolo, la ringrazio e vorrei condividere con Lei che presto la stessa soluzione di Paystack sarà disponibile in Italia.

    In UK, Sonect, la fintech svizzera che rappresento in Italia, e’ l’unica società non UK che partecipa al Pilot di Access Cash sponsorizzato dal governo UK.

    In Italia, presto verra’ annunciata una partnership con una tra le maggiori banche Italiane ed un rete di retailers che offrirà una rete superiore a quella della filiali bancarie italiane.
    Sara’ possibile prelevare contanti in migliaia di locations fuori dalla rete bancaria e questo permetterà di coprire anche quei quasi 400 comuni italiani che hanno perso la presenza bancaria. Se l’argomento le interessa sarei felice di condividere con lei di più sulla strategia e l’espansione di SONECT

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