
Il settore del fintech, ormai da qualche mese, ha decisamente rivisto al ribasso il target di età dei propri clienti prospect cui indirizzare i propri prodotti; numerosi sono ormai i player che offrono soluzioni per gestire le “finanze” dei minorenni, spingendosi fino a coinvolgere bambini di 7 anni. L’ultima in ordine di tempo ad ampliare la propria offerta è stata Revolut, che aveva già reso possibile la richiesta di una carta per ragazzi tra i 7 ed i 17 anni, e che ora ha sviluppato il prodotto Goals: i genitori possono creare, all’interno della app, un obiettivo, che può avere o meno un valore e che può essere o meno finanziato dal genitore. Attraverso queste funzionalità, la fintech UK dichiara di aver messo a disposizione dei propri clienti Junior un sistema facile e divertente per risparmiare oltre a sensibilizzarli ad effettuare alcune mansioni casalinghe (rifare il letto, lavare i piatti, passare l’aspirapolvere, ecc). Insomma portare a termine un compito per ricevere un tornaconto in moneta. Mi piacerebbe tanto che questo tipo di iniziative fossero intraprese soltanto per scopi educativi e non per mero marketing. Tanti dubbi.
Da una collaborazione tra l’asiatica Razer, azienda leader nel mondo del gaming e dell’e-sport, ed il circuito VISA, è nata RazerCard, la prima carta prepagata dotata di tecnologia led: ogni volta che viene usata per pagare, il led rappresentante il logo di Razer (un serpente a tre teste) si illumina per qualche secondo. La carta è stata lanciata sul mercato di Singapore in poco più di mille esemplari consegnati ai clienti top di Razer. La prepaid Visa porterà con se, oltre al logo luminoso, anche la possibilità di ottenere un cashback dell’1% su tutti gli acquisti effettuati. Gli emettitori della RazerCard hanno affermato che, per il momento, il prodotto verrà commercializzato esclusivamente in Singapore e Malesia, ma non escludono uno sbarco in Europa, dove hanno registrato un notevole sviluppo nel settore dei pagamenti elettronici; una delle prime country ad essere aggredita potrebbe essere, sempre per bocca dei portavoce di Razer, la Spagna. Insomma, dopo la carta che miagola (della quale vi avevo parlato un po’ di tempo fa), la carta che emette il jingle di Mastercard, la RazerCard che si illumina, cosa mai dovremo aspettarci nel prossimo futuro ? Non oso immaginare e voi ?
Prosegue lo sviluppo delle BigTech in settori estranei al loro core business: è il caso di Amazon che, da tempo, sta investendo su salute e prevenzione, e che ha recentemente presentato CareHub, uno strumento per monitorare gli anziani o quelle persone che potrebbero avere bisogno di un supporto; con il comando “Alexa chiama aiuto”, il voice assistant potrà effettuare una chiamata verso un numero scelto dal cliente. Ci saranno poi una serie di attività della persona che ha installato CareHub, che potranno essere monitorate in remoto tramite una app e potranno far scattare o meno un allarme. Sicuramente un ottimo esempio di come coniugare IOT e bisogni vitali dei clienti. Anche Apple non è stata a guardare e ha lanciato un nuovo tipo di AppleWatch che ha la capacità di monitorare il livello di ossigeno nel sangue, particolarmente utile nelle attività di fitness e vitale nella gestione del Covid19. Avanti così.
A prestissimo e … mai paura !
Un pensiero riguardo “Revolut per premiare i bambini, la carta che si illumina e il “salvalavita” di Amazon”