
Mollie, fornitore di servizi di pagamento con base ad Amsterdam, è l’ultimo unicorno nato nell’ecosistema Fintech. Grazie ad un round di finanziamenti di circa 90 milioni di Euro, la sua valutazione a sfondato la fatidica cifra di 1 miliardo di Euro. Mollie è attualmente operante in Olanda, Belgio e Germania e anche se dovrà affrontare una concorrenza agguerrita, la sua mission è quella di espandersi nel nostro continente. L’agone è stata lanciata al grido di “Non vogliamo essere il più grande fornitore di servizi di pagamento, vogliamo essere il più amato”. Anche la fintech olandese cercherà di sfruttare il trend positivo dei pagamenti digitali introdotto dalla pandemia, ma dovrà affrontare la difficile concorrenza di Stripe e Adyen. Le transazioni di pagamento digitali continuano ad aumentare e tale dato è confermato anche dalle ultime rilevazioni di giugno e luglio, ciò getta sicuramente le basi per nuove avventure in questo campo; considerando poi che le neobank, in questo momento, non stanno vivendo un periodo particolarmente favorevole, l’occasione è ancora più ghiotta. Mollie ha al suo attivo circa 100.000 clienti ed il suo organico è praticamente raddoppiato nel corso dell’ultimo anno. “Noi siamo piccoli, ma cresceremo” cantava tanti anni fa Renato Rascel …
C’è fermento anche per quanto riguarda il segmento dei pagamenti dilazionati: alle aziende già attive in questo campo, si sono aggiunte, recentemente, AfterPay e PayPal. AfterPay Touch Group, con base in Australia e circa 8 milioni di clienti, ha acquistato la fintech spagnola Pagantis, con l’intento di portare in Europa il suo servizio ClearPay, che permette l’acquisto in 4 rate senza interessi. Il servizio, per i clienti con uno scoring senza macchia, è completamente gratuito. Oltre oceano anche PayPal ha lanciato il suo “Pay in 4”, pagamento rateale in quattro rate a tasso zero con limite di spesa a 600 dollari. C’è da scommettere che anche questo servizio, vista la capillarità di PayPal, approderà presto nel nostro continente. A questo punto, però, l’offerta sta aumentando a dismisura e l’osso che tutti i cani stanno azzannando sta diventando troppo piccolo.
Per chiudere, vi segnalo un interessante studio del CFTE (Centre for Finance, Technology and Entrepreneurship, che mostra come sia cambiata la classifica delle 10 migliori Financial Institutions tra il 2010 e oggi. Innanzitutto, soltanto 4 della top ten 2010 risultano presenti ancora presenti in quella del 2020, ma quello che colpisce è che 5 FI della top ten 2020, sono delle piattaforme e, guarda caso anche delle new entry rispetto al 2010 (Visa, Mastercard, PayPal, AntGroup e Tencent), questo a sottolineare quanto la tecnologia, negli ultimi 10 anni, abbia radicalmente cambiato il mondo delle istituzioni finanziarie. Piattaforme e Banking As A Service, saranno sicuramente sugli scudi da qui ai prossimi anni e porteranno, secondo me a breve, la trasformazione del Fintech in Techfin.
A prestissimo e … mai paura !